ELENCO :: I BORGHI :: ABRUZZO :: OVINDOLI

LA STORIA

Molto probabilmente il primo nucleo abitativo di Ovindoli si sviluppò in epoca romana intorno alla torre ed alla fortificazione di epoca italica, costruito a difesa del passaggio verso l'area vestina e l'altopiano delle Rocche.
Il paese di Ovindoli quindi, ha avuto sicuramente, fin dai tempi antichi, una preminente funzione difensiva e di guardia, favorito dalla sua privilegiata posizione geografica. Infatti, l'antico castello marso (risalente tra il XII e XIV secolo) - insieme con quello vicino di Rovere – ebbe sempre, nel corso dei secoli, un ruolo di grande rilevanza strategica, anche quando la sviluppata economia pastorale lo trasformò in un luogo di transito e di sosta della transumanza.
Anche in occasione della battaglia di Tagliacozzo (1268), Ovindoli rappresentò un punto di riferimento essenziale per i combattenti, come raccontato anche dallo stesso re Carlo d'Angió, che scrisse, in una sua lettera al papa, di aver attraversato i piani d'Ovindoli per scendere verso Albe e tagliare la strada alle truppe di Corradino di Svevia.
E’ certo tuttavia, che il borgo antico venne distrutto durante la guerra sociale tra i popoli italici e l'esercito dell'impero romano.
Sull'origine del nome, alcuni studiosi favoriscono l'ipotesi che derivi da Obinolum, con derivazione da Ovis per via dell'attività pastorale che qui si è sempre svolta sin dall'antichità. Altri storici invece, collegano il nome alla parola Ovatio, inteso come trionfo dei Marsi ed ovazione per coloro che vennero ritenuti capaci e meritevoli. Infine, lo studioso Walter Cianciusi lo fa derivare da Pascua ob hinnulos, ovvero pascoli per muleni. Purtroppo nel XX secolo l'emigrazione e la mancanza di alternative alla pastorizia, sono state le ragioni preminenti del lento spopolamento del paese, che tuttavia si è risollevato grazie ad un’adeguata politica turistica. Oggi infatti Ovindoli è sede di una moderna stazione di sport invernali, a soli 35 Km distanza dall’Aquila, 100 km da Roma e da Pescara, essendo alle porte dell'altopiano Sirente-Velino, che separa i massicci del Velino e del Sirente, all'interno dell'omonimo Parco regionale.

 

LUOGHI DA VISITARE

Ovindoli fa parte dell'area protetta del Parco Regionale del Sirente-Velino. Si trova a circa 1.400 metri (slm), sull'estrema parte meridionale dell'Altopiano delle Rocche, nella catena del Velino-Sirente. Nei dintorni si trovano i monti Faito, Magnola, Tino (noto come Serra di Celano), Sirente e i Piani di Pezza. Nelle sue due frazioni di Santa Jona e San Potito si conservano monumenti e tracce della sua antichissima storia, come la torre medievale nel borgo di Santa Jona ed i ruderi di un castello a strapiombo sulla roccia di epoca pre-romana nel borgo di San Potito, oltre ai resti di una villa imperiale in località Pago e Piana dei Santi. Nel centro storico di Ovindoli, invece, è da visitare l’antica chiesa madre del paese, la “Chiesa di San Sebastiano”. Il territorio offre ai suoi visitatori la possibilità di fare interessanti escursioni in montagna alla scoperta della fauna tipica del territorio (orso marsicano, lupo, gatto selvatico, numerosi rapaci come l'aquila reale, la poiana e il gufo reale, oltre ai reintrodotti cervi e caprioli).