LA STORIA

Il Comune di Guardia Sanframondi vanta un'antichissima origine; i primi manufatti che testimoniano una presenza umana nel territorio risalgono, infatti, all'età paleolitica. Successivamente, numerosi insediamenti umani si sono sviluppati con il tempo lasciando tracce collocabili all'età neolitica e all'età del bronzo e del ferro A convalidare l'ipotesi di un'origine longobarda vi è un documento nel quale si afferma che il nome di Guardia Sanframondi derivi dalla famiglia dei Sanframondo, che nel XII secolo ebbe in feudo il comune di Cerreto Sannita e dintorni, tra cui Guardia.
La località assunse così il nome di Warda, ossia luogo di guardia e di vedetta possibile grazie alla strategica posizione collinare; così i Sanframondo dotarono il paese di un enorme castello che permetteva il controllo dell'intera valle sottostante. Il borgo conobbe una notevole espansione nel 1600, periodo di grande benessere dovuto alla fiorente attività di concia delle pelli che le conferì l'appellativo di 'Guardia delle sole'. A tale periodo seguì l'edificazione e l'abbellimento di importanti monumenti ad opera dei più grandi artisti dell'epoca, tra cui spiccano i nomi di Paolo De Matteis, Domenico Antonio Vaccaro, Paolo Bardellino e Francesco Narici. Nel 1688 la popolazione guardiese fu colpita da un forte terremoto che distrusse il paese, ricostruito nello stesso posto dai sopravvissuti con tanta volontà e tenacia. Successivamente alla famiglia dei Sanframondo, nel 1800 circa, si succedettero i Carafa (conti di Cerreto Sannita ) e Guardia entrò così a far parte della Contea Superiore dei Carafa. Nel 1861, con la creazione del Regno d'Italia, divenne distretto della neonata provincia di Benevento. Infine, nell'ottobre del 1943 fu bombardata dalle truppe statunitensi con conseguenti danni alle arterie stradali di collegamento e agli edifici causando innumerevoli morti. Negli anni successivi, progetti urbanistici hanno comportato la riqualificazione di aree boschive, poste al di fuori del Centro Storico, causando così un lento abbandono e deterioramento dello stesso; abbandono fronteggiato dal Comune, solo negli ultimi anni, con una serie di iniziative nel campo artistico, mirate a dare rinnovata funzionalità al borgo medievale. Sono diverse, infatti, le esperienze e i progetti realizzati da artisti locali e stranieri. Australiani, canadesi, scozzesi, americani, affascinati dalla bellezza del centro antico hanno scelto Guardia come propria residenza (vi sono, infatti, oltre 300 stranieri e 211 case acquistate), favorendo così una positiva contaminazione di culture ed identità differenti, anche extracontinentali, e la creazione di occasioni di reciproco confronto e riconoscimento tra popoli.
 

LUOGHI DA VISITARE


Il castello sormonta Guardia Sanframondi, proteggendo tutta la valle dagli assedi. Fu voluta probabilmente nel 1139 da Raone di Sanframondo, conte normanno. Nei secoli è stata però spesso modificata e trasformata. Il forte a sud presenta una cinta merlata divisa in cortine, con quattro torri merlate. Al centro vi è invece il palazzo feudale col mastio. E a est venne scavato un fossato con ponte levatoio.
Da fortezza divenne poi dimora per gli ex schiavi delle coltivazioni, una volta abolita la schiavitù. Oggi, dopo ulteriori recuperi e restauri, al suo interno è presente il Museo delle Farfalle, una sala convegni particolarmente panoramica e un teatro all’aperto, grazie al notevole terrazzo nella parte superiore. Un terrazzo è posto anche nella parte inferiore, mostrando le vallate del Titerno, del Volturno e il Matese.
Ormai è quindi centro di vita culturale di Guardia Sanframondi.

 

La Basilica di Santa Maria Assunta e San Filippo Neri è l'unica chiesa parrocchiale del Comune di Guardia Sanframondi. Nella sua cornice barocca evidenzia ancora una lontana cultura romanica, offuscata da stratificazioni varie ma mai distrutta, come submariner replica testimoniano la struttura dell'abside in conci non squadrati, le colonne in pietra all'interno e gli eleganti rosoni sulla facciata. Edificata, probabilmente nel XVII secolo, si presenta a croce latina con tre navate e quattro archi laterali sorretti da cinque colonne di pietra. La navata centrale, dedicata all'Assunta, ed il transetto sono coperti da capriate in legno con controsoffitto ligneo a riquadri dorati ed in parte intagliati. Le navate laterali, rispettivamente quella a sinistra dedicata al SS.mo Sacramento e quella a destra a San Filippo Neri, sono coperte con volte a botte lunettata.

 
Periodicamente si svolge un'inusuale manifestazione religiosa nota come i Riti Settennali. I riti vengono celebrati nella settimana successiva al 15 agosto, dal lunedì alla domenica. I quattro rioni del paese, ogni sette anni, danno vita a processioni ricche di rappresentazioni sacre: duemila partecipanti animano quadri plastici. Alla processione della domenica prendono parte un numeroso gruppo di penitenti che, in saio bianco e cappuccio, rinnova un antico rito medievale di flagellazione. I penitenti, con in una mano una croce di legno e nell'altra un cilicio di sughero irto di aculei, oppure con una spugna piena di aghi bagnata di vino, si percuotono il petto fino a sanguinare.  La processione con i Battenti è preceduta dal Mistero di San Girolamo Penitente.