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LA STORIA

Carlantino è un piccolo centro abitato del Subappennino dauno settentrionale; sorge ai confini del Molise, in provincia di Foggia; ha un agro di 3.417 ettari e conta poco più di 1000 abitanti.
Il centro abitato si distende in direzione nord-sud sulla cresta e lungo il declivio orientale di una collina, che domina la vallata del fiume Fortore e sovrasta il lago di Occhito, uno sbarramento artificiale della capacità in origine di circa 330 milioni di metri cubi di acqua, utilizzata nel Tavoliere della Capitanata per uso irriguo, industriale e potabile. Dalla sommità dei suoi 558 metri di altitudine si possono godere orizzonti ampi con varietà di paesaggi. A levante l'occhio spazia dalle ultime alture daune, che degradano con dolcezza fino a scomparire nella vasta piana del Tavoliere, al tozzo promontorio del Gargano dai contorni brulli per la scarsa vegetazione arborea, alla distesa azzurra del mare Adriatico, dal quale emergono, ultimo lembo di terra selvaggia, le isole Tremiti, le antiche Diomedee.
A settentrione si estendono le sonnacchiose colline del basso Molise culminanti in monte Ruccolo, Casacalenda, Morrone; sullo sfondo, sfumati per la distanza, gli imponenti monti dell'Abruzzo con le vette della Maiella. A occidente un susseguirsi di colline chiazzate da boschi e campi coltivati; in fondo la maestà del Matese, che si staglia all'orizzonte con i contorni di una bella addormentata, baciata nell'ora vespertina dagli ultimi raggi del sole al tramonto. A meridione l'Appennino beneventano: un rincorrersi di colline e vallate tutte confluenti nell'ampia conca dell'alto Fortore, disseminata lungo le pendici da molti fabbricati rurali e pochi centri abitati.
Il primo nucleo urbano si formò alla fine del ‘500, intorno ad un casale del ‘400 denominato San Giovanni Maggiore, ad opera di Carlo Gambacorta, feudatario della vicina Celenza Valfortore, con lo scopo di estendere e popolare il suo feudo. Una doppia cinta muraria racchiude il centro storico, caratterizzato da splendide viuzze sulle quali si affacciano particolari abitazioni vivacizzate e decorate con delle chiavi di volta sui portali.  Ciò che si può ammirare passeggiando per le strade del paese è la Chiesa di San Donato all'interno della quale è custodita la Pala raffigurante la Madonna delle Grazie e la Cappella della SS. Annunziata. Nella città vecchia, inoltre, è conservato anche tutto il rilevante patrimonio archeologico, ossia i numerosi reperti storici che vanno dal Neolitico fino al Medioevo.
 
LUOGHI DA VISITARE
 
Il Museo Civico di Carlantino, sito nel centro storico, è ospitato in un edificio che costituiva la vecchia sede municipale.