L'origine di Sant'Agata di Puglia si ritiene debba collegarsi alla necessità avvertita dai romani di fortificare gli sbocchi orientali degli Appennini Appulo-Irpini per cui sorse il magnifico ponte sul Calaggio a tre luci che assicurava il collegamento di una diramazione della Via Appia, con le Vie Traiana, Herculea e Herdonea. Non lontano da questo ponte fu costruito, in epoca romana, una stazione di posta che nei secoli successivi divenne il complesso monastico di S.Antonio Abate. A protezione dello strategico ponte si vuole, da alcuni storici, sia sta edificata la Rocca chiamata artemisium. Con la decorrenza dell'impero romano e l'avvento del Cristianesimo, l'Artemisium pagana si mutò in oppidum. L'impianto urbanistico della cittadina conserva la struttura medievale; si è sviluppato in forma spiraliforme a partire dal castello verso valle in un progredire di vicoli, ripide scalinate, archi, torrette, campanili, case con caratteristici portali, fino all'ultima cinta di cui l'entrata era la Porta Nuova con le chiese posizionate sui lati del paese. Oggi Sant'Agata conserva ancora la doppia cinta muraria: la più antica, racchiude il Castello di epoca Longobarda restaurata in seguito dai Normanni e rinforzata dagli Svevi e dagli Angioini; la seconda cinta muraria racchiudeva la cittadella con l'Arco della Porta Nuova. La ricchezza che la città aveva, è testimonianza non solo da diversi palazzi gentilizi quanto dalle numerose chiese edificate e dalla presenza di tre manufatti conventuali: il convento delle Vergini (attuale albergo e museo), il convento dei Francescani Riformati (successivamente distrutto) ed il convento dell'Annunziata.
LUOGHI DA VISITARE
Il Castello Imperiale: di quel che fu una inespugnabile roccaforte nel medioevo, è già castrum longobardo, oggi sono visibili solo alcuni tratti delle mura di cinta e due torri cilindriche. La sua esistenza è testimoniata nell'887. Nei secoli successivi fu più volte riparato e più volte rimaneggiato, in particolar modo nel sec. XV per volontà dei dichi Orsini, conservando, tuttavia, l'aspetto di fortezza. Dal 1500 sino alla prima metà del 1800, i rimaneggiamenti, che si concretizzarono con la sostituzione del nuovo al vecchio, trasformarono graduamente il castello in palazzo gentilizio dei marchesi Loffredo.
Chiesa Matrice San Nicola: è di impianto normanno, a croce latina a tre navate in stile barocco, si trova nella cittadella Medioevale. All'interno, è di particolare interesse: Coro ligneo del 1649, realizzato da Mastro Iacovo di Vallata. Trittico ligneo del 1606, lo si può analizzare in 4 parti: la cuspide che sovrasta il tutto è il simbolo della Trinità, il riquadro sottostante raffigura la Vergine Maria incoronata dal Padre e dal Figlio; il riquadro delle tre nicchie: le statue di Sant'Andrea, San Nicola e San Michele Arcangelo; infine la predella che rappresenta l'Ultima Cena. - Presepe del XVI sec. in pietra dipinta, unico esemplare campano in Puglia, Pulpito o Pergamo eretto sul dorso di un leone stiloforo in pietra rosa del Calaggio, Battistero a forma di pigna in pietra rosa del Calaggio, Pala di San Gaetano (3,30 x 2,55 m.) del Pacecco De Rosa, le tele raffiguranti la Madonna degli Angeli e la Madonna del Carmine del sec. XVI - XVII, Organo del 1642, Cripta con affreschi che descrivono la passione di Cristo del pittore Enzo Liberti, i personaggi dipinti sono volti dei santagatesi.
Chiesa di Sant'Andrea Apostolo: di particolare rilievo all'interno sono: Crocifisso in legno del ‘600 ed un coro ligneo;
Chiesa di San Michele Arcangelo: Conserva all'interno un pregevole trittico di tutti i Santi del 1400 ed una pregevole statua settecentesca raffigurante la Pietà;
Chiesa della SS. Trinità: Risale al 1720. Di rilievo, all'interno, una pala del 1716 a firma di Salvatore Ferrari;
Chiesa di Santa Maria Le Grazie: è annessa al convento virginiano XI - XVI sec.;
Chiesa Convento Sant'Antonio (ex Annunziata): all'interno, un prezioso Pannello di legno dell'Annunziata, XVII sec.;
Cappella San Rocco del 1656;
Cappella Madonna dell'Arco del 1675 restaurata nel 1860;
Cappella Madonna del Carmine del 1750;
Cappella Sant'Agata all'interno del Castello Imperiale;
Frantoio Nova del 1600;
Palazzi Gentilizi dei sec. XVI - XVII: De Marinis, Calcagno, Capria, Volpe, Torraco, Vinciguerra.