LA STORIA

Le origini del paese si fanno risalire all'età medioevale quando, intorno al castello roccaforte prima del Ducato di Gaeta (867-906) e poi di Fondi (934) , al confine con il Latium, ebbero origine varie abitazioni. Il castello è costruito su ruderi romani dei quali, circa un metro di cementizio, si osserva incorporato nella base di esso a pochi metri dal Portone. La prima notizia che noi conosciamo, del castrum Monticelli appare in un atto dell'Archivio Cassinese, stipulato nel 1099 nella rocca di Monticelli, allora abitata da Crescenzo, figlio del defunto Giovanni,console e duca di Fondi. Nell'atto è scritto che Crescenzo, abitante nella fortezza di Monticelli, vende a Docibile Gattula, abitante a Castro Asprano, un appezzamento di terreno per costruire una casa nell'interno di Castro Asprano.Nacque così il castrum Monticelli e più tardi l'Universitas Monticelli la cui storia è legata a quella di Fondi con la quale molto spesso s'intreccia e si confonde. Il feudo di Monticelli nel 1145 passò sotto il dominio della famiglia dell'Aquila ed estinta la discendenza maschile il feudo fu affidato a Giovanna dell'Aquila che sposò Loffredo Caetani. I più noti rappresentanti di questa famiglia furono Onorato I e Onorato II. In seguito passò sotto i Colonna e dai Colonna passò ai Carafa , ai Mansfeld e infine ai Di Sangro. Posta a controllo della più importante via di comunicazione del Regno di Napoli nell'inverno del 1788 subì l'invasione delle truppe francesi che incendiarono e devastarono i due archivi comunali e parrocchiali.
Ricordato in modo particolare è il periodo tra il 1860 e il 1870 quando il paese fu vittima del fenomeno del Brigantaggio e molti cittadini pagarono con la vita perché si rifiutavano di collaborare e dare loro indicazioni e aiuti. L'ultimo erede che conservò il titolo di principe di Monticelli fu Giuseppe di Sangro, al quale il Comune intentò una causa demaniale al fine di rientrare in possesso della terra comunitativa. Con il 1860 dopo la spedizione di Garibaldi entrò come parte integrante dello stato unitario.Nel 1862 il Prefetto , invitò il Sindaco a cambiare il nome al paese perché Monticelli si confondeva con Monticelli di Rocca Guglielmina (Esperia );fu perciò denominato Monte San Vito. Tuttavia, anche Monte San Vito creava confusione con l'omonimo paese in provincia di Ancona ed il Prefetto ordinò un ulteriore mutamento di denominazione. Il Consiglio Comunale nella seduta del 20 dicembre 1862 decise per Monte San Biagio in onore al Santo Patrono.La delibera fu approvata con Regio Decreto il 18/1/1863.
 
LUOGHI DA VISITARE
 
EPITAFFIO : si trova al km 109,400 della Via Appia. E' una costruzione in pietra di stile classico. Interessante il saluto che il vicerè di Napoli, Perafan, duca di Alcalà fece scolpire al centro del monumento per tutti i viaggiatori che entravano nel Regno di Napoli: " Phllip. II cathol. Regn. Peraf. Alcalae dux pro rege hospes hic sunt fines regni neap. Si advenis amicus pacata omnia invenies et malis moribus pulsis bona leges MDLXIII " ( Regnante Filippo II il Cattolico / il duca Perafan di Alcalà vicerè/Ospite qui sono i confini del regno di Napoli/ se vieni da amico troverai le cose tranquille/ ed eliminati i cattivi costumi dalle buone leggi/1563).
LA TORRE: poco distante, che ha segnato il confine dello Stato Pontificio fino al 1870, fu costruita durante il pontificato di Sisto V, (1585-1590).
MAUSOLEO IMPERATORE GALBA: Sulla Via Appia , al Km 110,500 si può ammirare il mausoleo ,attribuito all'imperatore Servio Galb : recenti studi , però, hanno messo in dubbio tale attribuzione poiché potrebbe essere la tomba di Sesto Giulio Frontino che possedeva, nelle vicinanze, una maestosa villa. Ha una forma quadrangolare innalzata con grosse pietre. Il mausoleo misura 32 m di circonferenza ed è alto circa 10 m.
PASSO DI PORTELLA: E' una costruzione formata da due torri in mattoni unite da un arco a tutto sesto. Originariamente l'antica Via Appia passava sotto di esso.Fin dall'antichità il passo di Portella , ha avuto un ruolo importante nel contesto storico del paese.Nel 315 a.C. i Sanniti vi furono sconfitti dai dittatori Quinto Fabio e Quinto Aulio. Nel 1400, Portella era così ben fortificata che il re di Napoli non riuscì ad insediarla.Il 19 giugno 1738, la quindicenne figlia di Federico Augusto, re di Polonia, Amalia Valburga si incontrò con il promesso sposo, Corrado III di Napoli. Il 2 maggio 1768 vi ricevette gli onori Maria Amalia Carolina, arciduchessa d'Austria, che andava sposa a Carlo III. Le stesse accoglienze furono riservate all'imperatore d'Austria, Francesco I, quando si recò a Napoli nell'aprile 1849. Passo di dogana, fino al 1870 segnò il confine del Regno di Napoli.
PORTA SAN ROCCO: Era ed è la principale porta del paese, modificata nel 1755.Sulla chiave di volta dell'arco a mezzogiorno sono incise le iniziali: Gesù, Maria e Maddalena.
PORTICO DELLO SCACCO: edificio gotico-romano ogivale del 1400. Chiamato anche Casa del Vescovo perché in esso nel 1537 vi morì il Vescovo di Fondi, Giacomo Pellegrino,oppure Arco di San Rocco.
CHIESA SANT' ANTONIO ABATE: Entrando dalla porta San Rocco, è posta quasi alla fine del sottoportico. La facciata è in pietra scalpellata. Risale al 1100. Oggi è abitazione di proprietà privata.
CHIESA SAN GIOVANNI BATTISTA: Si tramanda che fu eretta dai Longobardi nel VII sec. Fu ampliata nel 1748: l'interno della chiesa è ad una navata con arco a tutto sesto.Possiede otto cappelle: quattro a sinistra e quattro a destra della navata, ognuna è ornata da statue e quadri.Nella terza cappella a destra , su un piccolo altare, in una nicchia c'è il busto in argento del patrono San Biagio. Nella quarta cappella, sempre a destra, al di sopra di un altare di marmo, sono custodite le spoglie mortali del comprotettore Sant'Innocenzo. Nella prima cappella a sinistra è posto il Battistero, una vasca di marmo di età romana, forse di origine patrizia, che poggia su una colonna fissata nel pavimento alla rovescia.Al centro della chiesa vi è l'altare maggiore dove si accede salendo tre gradini; dietro l'altare è situato il coro ligneo del 1700 ai piedi del quale si trova una pietra di marmo che chiude il sepolcro della famiglia Scacco. Al di sopra del coro si trova il polittico di Cristoforo Scacco " Sposalizio di Santa Caterina " del 1500. E' custode anche di alcuni quadri ad olio del 700. L'organo della chiesa è originario del 1700 e nel 1856 un fulmine lo devastò, ma fu restaurato nel 1858, poi nel 1880 e infine nel 1977. All'esterno della chiesa, sul lato destro si appoggia il campanile al centro del quale fa bella vista il quadrante dell'orologio del 1700 riparato nel 1826 perché colpito da un fulmine.
CHIESA DI SAN ROCCO: la sua costruzione sembra risalire al XII sec. E' ad una navata e in essa si conserva la statua di San Rocco che viene onorato il 16 agosto di ogni anno.
IL CASTELLO : Fu costruito sui ruderi di una fortezza o di un tempio romano, la sua pianta è trapezoidale e domina il bacino Fondi-Monte san Biagio. A nord del castello ci sono due torri: una circolare alla quale sono addossate delle abitazioni; l'altra semicircolare che poggia su una base triangolare.Si tramanda che fu rimaneggiato dai Carolingi. Il Conte Onorato II Caetani lo ampliò e lo fortificò. Il documento più antico che menziona il Castello è del 1099.
CASA UNIVERSITA' DI MONTICELLI : La costruzione fu abitata, nel periodo feudale, dal governatore del paese. Sull'architrave della porta c'è lo stemma della corte rappresentato da un ramo di ulivo nel palmo della mano. Attualmente è sede della biblioteca comunale.
PORTA SAN VITO: E' la seconda porta del paese a nord-ovest. Attraverso essa si può imboccare la lunga galleria Vernone, antico passaggio delle truppe in difesa del paese e raggiungere P.za Vernone. La galleria è caratteristica per le sue vie a gradino che salgono verso il centro.
CHIESA DELLA MADONNA DELLA MERCEDE O DELLE SPIAGGE: La sua edificazione risale alla fine del 1600 e inizi del 1700. La piccola campana nel campanile a vela porta la data del 1723.
CHIESA MADONNA DELLA RIPA: E' situata nella vallata ai piedi del monte Calvo. La sua costruzione risale al sec.IX. Intorno al 1700 venne ampliata e nel 1835, durante il colera, fu adibita a lazzaretto. L'interno della chiesa è ad una navata.
VILLA SAN VITO: In questo luogo nacque l'imperatore Servio Sulpicio Galba. Forse sorta sopra una villa di età romana, nel 1537 fu distrutta per ordine della contessa di Fondi Isabella Colonna venuta a diverbio con il vescovo di Fondi Giacomo Pellegrino il quale, avvertito in tempo, si rifugiò a Monticelli dove rimase fino alla morte avvenuta pochi anni dopo.
SUGHERETA SAN VITO: Tale sughereta è stata classificata come area di interesse naturalistico ed è l'unica esistente in Italia con alberi di alto fusto. Si espande su una zona di circa 300 ettari; possiede sughere e lecci di oltre cent'anni e un sottobosco di flora mediterranea.
IL BELVEDERE DELLA LETTURA.