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LA STORIA

Non è possibile  precisare il tempo in cui ebbe origine il primo agglomerato urbano. Possiamo però asserire con certezza che Campolieto già esisteva nel secolo XI, agli inizi della dominazione normanna; Signore di Campolieto era a quel tempo Roberto de Russa. A quell’epoca, infatti, vi erano nel territorio di Campolieto le chiese e i casali di S. Lucia e di S. Marco. Dal Chronicon di S. Sofia di Benevento apprendiamo che Roberto de Russa, Signore di Campolieto, donò la chiesa e il casale di S. Lucia alla Badia di S. Sofia di Benevento, e certamente fece una tale donazione prima del 1092, anno in cui il Papa Urbano II confermò il possesso della chiesa al monastero di S. Sofia. È da presumersi, quindi, che Campolieto già esistesse nel secolo X, cioè prima del mille. Il paese sorse nel Medioevo attorno al Castello feudale, tutt’ora esistente, ma non più nella sua struttura originaria (lo constatiamo e lo diciamo con amarezza, perché, assieme alla chiesa parrocchiale, unico e più antico monumento), ma manomesso e trasformato replica uhren aaa dalle varie famiglie che lo hanno acquistato, diviso, dagli eredi del barone Jannucci. La parte più antica del paese, infatti, quella che si arrocca attorno al castello feudale e alla Chiesa parrocchiale, è di struttura medioevale con case l’una addossata all’altra e vie strette, due delle quali denominate “Porta da Piedi” e “Porta da Capo”. “Porta da Piedi”: questa espressione designava forse la porta inferiore del paese e segnava l’ingresso all’antico Castello; mentre quanto si stende fuori di essa costituisce il “Casale”, sviluppo posteriore del paese. “La Porta da Capo” metteva forse in diretta comunicazione col Castello feudale. A nord-est si estende, invece, la parte nuova del paese con case e strade più ampie.
 
 
LUOGHI DA VISITARE
 
Palazzo De Capua risale all’XI secolo, agli albori della dominazione normanna, quando signore di queste terre era Roberto de Russa, un nobile che nel 1096 partecipò alla prima crociata in Terra Santa. Intorno ad esso si sviluppò il borgo medievale, che oggi costituisce la parte più antica del paese e che comprende la chiesa parrocchiale di San Michele.  Nel corso degli anni, il Palazzo ha subito numero ristrutturazioni, anche in epoca lontana. Alcune migliorie furono ad esempio volute da Rainaldo Borrello, della stessa tirpe dei Borrello di Agnone, che ne fu il proprietario tra il 1155 e il 1179. Nel 1269 la proprietà fu trasferita al cavaliere Normoray di Terascono.  Nel XV secolo il proprietario fu Francesco Montagano. Negli anni 1490 il territorio e il palazzo fu quindi concesso dal Re Ferrante II ad Andrea de Capua, duca di Termoli. Nel 1729, sempre per motivi politici a Scipione di Sangro. Nel 1806 alla famiglia Carafa; successivamente passó ai baroni Iannucci che lo abitarono fino al 1917. Purtroppo i caratteri medievali della struttura originaria si sono perduti con il passare dei secoli, in seguito alle modifiche e alle ristrutturazioni, trasformandosi da fortezza in palazzo; della struttura originaria ad oggi permane solo l’elegante portale rinascimentale, datato 1551.
 
Madonna del Cammino: Situata nei pressi della Stazione Ferroviaria di Campolieto, la nicchia ospita la Madonna del Cammino, edificata nel 1954m, durante l’anno mariano. Negli anni sono stati i cittadini a curare la manutenzione dell’area apportando diverse audemars piguet replica migliorie e rendendo la statua ancor più suggestiva. Dal 1999 le celebrazioni della Madonna del Cammino si svolgono il 31 luglio.
 
Museo Etnoantropologico: Ideato, promosso e realizzato dal Circolo Culturale Campolieto LA STRINA, con la collaborazione di Francesco Marino e del maestro falegname Michele Leccese, il museo regala ai visitatori un viaggio nella storia del Premiato Laboratorio Pirotecnico di Francescopaolo Paradiso e figlio (1899-1939) fondato alla fine dell’Ottocento a Campolieto e destinato a diventare uno dei più noti e ricercati laboratori pirotecnici della provincia di Campobasso e delle regioni limitrofe. Fotografie, documenti, utensili, quaderni, appunti fanno da cornice ad un allestimento di grande pregio, in cui sovrastano maestosi teli in stoffa dipinti a mano, raffiguranti imponenti soggetti sacri, Santi protettori, oltre a Re Vittorio Emanuele III e Benito Mussolini. Il Catalogo, realizzato in occasione dell’allestimento permanente della mostra "Disegnare nel Cielo"da Luca Mariano, propone una visione d’insieme della storia del laboratorio. Quindici sezioni accompagnano il lettore a scoprire l’arte pirotecnica a Campolieto, i luoghi, i protagonisti, i documenti e gli oggetti. Con una meticolosa analisi dei documenti e un’attenta osservazione dei singoli oggetti, viene restituita al lettore la sequenza esatta dei passaggi necessari al confezionamento dei fuochi d’artificio.